Recensione di “Sorelle sbagliate”
Titolo: Sorelle sbagliate
Autrice: Alafair Burke
Casa editrice: Piemme
Ciao ragazzi, qui a Ponte di Legno non ci si ferma mai e così mi sono trovata a divorare l’ultimo libro di Alafair Burke, un’autrice che io adoro.
Chloe è una donna affermata nel campo dell’editoria; è invidiabile e ha sposato Adam un avvocato di successo che era stato anche il marito di Nicky, sorella maggiore della protagonista, dalla quale aveva avuto anche un figlio che venne però cresciuto dalla matrigna.
Tutto sembra apparentemente perfetto nella vita della ragazza fino a quando scopre il corpo del marito riverso in una pozza di sangue nella loro casa degli Hamptons e tutto sembra condurre al figliastro che lei tanto ama.
Questo brutale assassinio porta Ethan, ormai adolescente, in carcere innescando un processo penale nel quale viene coinvolta anche Nicky; bugie, incomprensioni, silenzi prendono vita in questo thriller ricco di suspence ma chi avrà ucciso Adam? Cosa succederà tra le due sorelle che praticamente non si conoscono?
Questo ultimo thriller della mia autrice preferita del momento ha dominato una di queste prime giornate montane tanto che mi portavo sempre appresso il libro iniziandolo la mattina seduta su una panchina in Valbione beandomi del panorama mentre la mia dolce bimba giocava nell’area giochi.
Prima di andare a cena, io e la mia famiglia eravamo andati a fare una passeggiata e anche in quell’occasione mi accompagnava Alafair Burke tanto che anche a cena avevamo “invitato” il romanzo.
Per quella cena avevamo scelto “Il volt”, un ristorante montano che offre sia pizze sia piatti ricercati e di pesce; un locale che può accontentare tipologie diverse di clientela ponendo anche attenzione ai bambini dedicandogli un menù…il tutto condito da un locale caldo, accogliente e curato.
Comunque smetto di divagare…
Alafair Burke non delude mai; i suoi scritti non sono mai banali!
Ogni capitolo viene sapientemente descritto e racchiude ogni elemento necessario ad arricchire la storia e incuriosire il lettore.
Ciò che lo rende reale non è solo la trama ma l’attenzione e la bravura nel raccontare e rendere reali i fatti grazie ai suoi studi in ambito giuridico e la sua esperienza sul campo.
Il suo stile rimane ineccepibile come nei suoi precedenti libri e lascia sempre il lettore a bocca aperta creando dei colpi di scena impensabili ma mai distaccati da una possibile realtà.
Oltre alla possibile veridicità del racconto, Alafair -come nei suoi ultimi romanzi- porta a riflettere sulla figura femminile nella società, nella famiglia e nei legami dimostrando quanto emozioni, intelligenza, maturità e cultura influiscano e siano determinanti.
Alafair di sicuro è con le donne, lotta per esse affinché venga riconosciuto loro l’importanza e il rispetto che meritano; inoltre sottolinea l’importanza dei legami famigliari senza però dimenticare la forza dei sentimenti.
Di sicuro si tratta di una scrittrice che lascerà il segno e che porta letteralmente ad innamorarsi del suo stile tanto che io fremo già per poter leggere il suo prossimo libro anche se credo di dover aspettare ancora un pò dato che questo è stato pubblicato solo un mesetto fa.
Spero di ricevere presto vostre opinioni a riguardo.
Vi abbraccio