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Recensione di “Il volo della libellula” di Maria Lidia Petrulli

Titolo: Il volo della libellula
Autrice: Maria Lidia Petrulli
Casa editrce: Ensemble
Ciao ragazzi, eccomi qui a raccontarvi di un altro libro.
Questo non è il primo libro che mi affida l’autrice e sono onorata della fiducia che mi ha dato; (vi lascio di seguito il link della mia recensione del suo precedente libro)
Sono onorata di aver letto in anteprima questo romanzo che uscirà il 1 ottobre e che mi talmente coinvolta da tenermi incollata alle sue pagine portandomi a divorarlo in pochissime ore.
Il racconto viene ambientato nel 2012 tra Firenze, Mantova e Parigi; i protagonisti sono tre: Giulia, Alberto e Amélie.
Tre persone differenti il cui legame è inciso tra queste pagine senza che loro lo sappiano; tre personalità diverse ma accomunate da un legame inaspettato quanto astratto; tre soggetti le cui vite vengono unite nientemeno che da Leonardo Da Vinci.
Giulia è una donna ingegnere che si accolla ogni colpa possibile; Amélie è una restauratrice che, non accorgendosi delle sue abilità, si sminuisce e svalorizza; Alberto è un frustrato, infelice, infantile e insicuro uomo dei giorni d’oggi.
Cosa li accomuna e cosa li unisce lo lascio scoprire a voi; sappiate solo che ci può essere un pò di noi stessi in ognuno di loro.
Maria Lidia Petrulli non delude mai!
I suoi testi sono sempre carichi di reale quotidianità e di messaggi importanti che servirebbero a tutti noi.
Come nel precedente libro di quest’autrice, ho trovato una scrittura perfetta, impeccabile e mai noiosa; le ambientazioni e gli avvenimenti sono sapientemente descritti e inglobati nella storia senza appesantire o divagare.
Ogni avvenimento è ben concatenato e descritto tanto da portare il lettore a immaginare ogni aspetto di questa storia come se la vivesse direttamente.
Durante la lettura mi fermano a evidenziare alcuni paragrafi perché ci rivedevo tanta realtà; quando ho riguardato tutte le pagine nel complesso mi sono resa conto che ogni avvenimento rispecchiava molti avvenimenti della società di oggi e questo sinceramente mi ha destabilizzata.
Insicurezze, dubbi, paranoie, fobie e violenza fanno da padrone in queste pagine di vita odierna.
A portarmi conforto è stato l’epilogo: un grande messaggio, davvero importante, che tutti noi dovremmo cogliere e far nostro perché prima di tutto ci deve esser l’amore e l’accettazione di noi stessi.
Esser sempre se stessi è fondamentale; la vita ci sottopone a delle difficoltà, a delle sconfitte e degli avvilimenti ma l’importanza è racchiuse nell’essere noi stessi sempre.
Sincerità e indipendenza dalla vita altrui; capacità di darci il giusto valore e di pensare a noi stessi perché noi stessi dobbiamo venire sempre prima di tutto.
Che altro scrivere? Sinceramente credo che queste mie parole siano già più che sufficienti anche perché non sarei mai all’altezza del testo di Maria.
Leggetelo e non ve ne pentirete!
L’unico rammarico che ho è dal non aver fatto le mie solite foto in giro perché ho letto questo testo tutto d’un fiato in una notte quindi voi non fatevelo scappare -dal 1 ottobre sarà disponibile-!
Vi abbraccio
Maria Lidia Petrulli:
Si è laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Cagliari, dove si è anche specializzata in Psichiatria; a Roma, invece, ha conseguito il diploma in Psicoterapia autogena e Arte terapia.
Appassionata di storia e mitologia celtica e medioevale, la sua ricerca negli ultimi anni si è svolta in questi ambiti.
Ha vinto il premio Il Litorale 2015 con La bambina che voleva essere trasparente. Finalista al Kobo Writing Life 2017 con il romanzo Il Volo Della Libellula, dove tratta la violenza sulle donne.

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