Recensione di “Non avremo più paura”
Titolo: Non avremo più paura
Autori: Jenni Hendriks e Ted Caplan
Casa editrice: Garzanti
Ciao amici, eccomi qui in diretta dopo aver finito questo romanzo apparentemente giovanile.
Veronica ha 17 anni, è la più brava della scuola, la più diligente a casa, ha un fidanzato storico ed è stata ammessa a uno dei migliori college americani; sostanzialmente è l’orgoglio di tutta la comunità ma a quale prezzo?
Da quando ha iniziato il liceo si è creata un gruppo di nuove amiche super “fighe” abbandonando la sua migliore amica ma, cosa penseranno quando gli dirà che è rimasta incinta? Cosa succederà quando si saprà che la perfetta Veronica invece ha fallito?
Non rimane che abortire ma come può una diciassettenne fare 1600 km per andare in una clinica senza che nessuno se ne accorga?
Lascio voi trovare le risposte.
Non potevo aspettarmi di meglio dalla sceneggiatrice di How I Met Your Mother e dallo sceneggiatore di Big Fish; avete capito bene…due grandi teste hanno creato questo volume.
Ho letto con immensa passione questo romanzo e sono rimasta davvero colpita da questa storia che potrebbe sembrare surreale ma che alcuni casi di cronaca internazionale non smentiscono affatto.
A fare da protagonista è l’aborto visto dagli occhi di un’adolescente ma Veronica potrebbe benissimo essere una di noi, anche un donna più grande perché a qualsiasi età il peso della reazione sociale pesa sui pensieri di un soggetto.
Si parla di aborto senza appesantire bensì ironizzando anche su alcuni aspetti ed entrando in una mentalità egoistica e matura; un modus di pensiero che la società fatica ad accettare o anche solo tollerare. Un bigottismo radicato che Jenni e Ted scardinano dandoci una lezione di vita che servirebbe a tutti.
Ma non è solo questo l’argomento trattato nel romanzo; gli autori parlano d’amicizia, d’amore, di sincerità, di libertà, di sostegno e comprensione.
Leggendo questo libro ci troviamo di fronte a tutti i problemi odierni d’inserimento e accettazione sia nel mondo scolastico sia in quello del lavoro sia in famiglia.
Un romanzo forte e intenso, un libro che apparentemente si rivolge a un pubblico giovanile ma che, a mio modesto parere, sarebbe adatto a qualsiasi età perché c’è sempre tempo per imparare e magari rimediare a qualche errore.
Ho voluto fotografarlo con questo segnalibro per due motivi: il primo è perché il giorno che l’ho acquistato ero in libreria per donare dei libri per il progetto #ioleggoperché ; il secondo motivo è per avvalorare la mia opinione riguardo al fatto che andrebbe letto ad ogni età perché insegna davvero a tollerare, valorizzarsi ed essere se stessi.
E ora vi chiederete perché il disegno di Carlotta?
Perché questo disegno che ha fatto a scuola giorni fa mi ha accompagnata nella lettura e mi ha fatto sempre pensare a quanto io desideri che mia figlia cresca valorizzando se stessa dandosi il giusto valore senza cambiare per esser accettata; pensiero che ho ritrovato in queste pagine.
Ecco amici miei, spero di avervi trasmesso un pò dei miei pensieri su questo libro; scusate se trovate qualche errore ma sto scrivendo di getto come credo meriti questa storia.
Vi abbraccio