Recensione di “Isolati”
- Titolo: Isolati
- Autrice: Iris Bonetti
Ciao amici, eccomi qui con una nuova recensione che mi ha fatta trepidare…
Cosa fareste voi se vi risvegliaste su un’isola deserta? Soli, spaesati e l’ultimo ricordo è di esser stati in un volo diretto in Indonesia. Questo succede ai sei protagonisti, cinque uomini e una donna, che riescono a salvarsi da quel tremendo incidente che gli ha fatti risvegliare sulla spiaggia cristallina di un’isola sperduta dell’Indonesia. Sei persone differenti sotto ogni aspetto, sei individui sconosciuti che creano una sorta di famiglia e che cercano di sopravvivere in una terra ostile e inospitale. Dopo settimane infinite aspettando i soccorsi rimanendo sulla spiaggia, decidono di avventurarsi nell’interno di questo atollo ma non possono immaginare cosa si nasconda dentro a quel tappeto verde ricco di insetti, animali feroci, fantasmi e morte. Chi o cosa vive nel ventre di quel fazzoletto di terra? Cosa accadrà all’unica donna superstite? Riusciranno a salvarsi?
Questa storia non è semplicemente un thriller, un romanzo adrenalinico che possiamo trovare facilmente in libreria, non si tratta di un semplice aereo che precipita risparmiando delle vite.
Qui incrociamo principalmente sei diverse storie, esperienze di vita, emozioni, passioni, pulsioni, caratteri, dolori.
Si fondono e si uniscono in questa storia delineando come ogni vissuto possa influenzare un soggetto e come in una società servano ogni tipo di capacità e di personalità.
Altro aspetto che Iris tratta riguarda la diversità di cultura mostrando come due mondi differenti possano aiutarsi vicendevolmente e imparare anche da coloro che apparentemente sembrerebbero i più svantaggiati.
L’autrice non si risparmia e prosegue toccando tematiche attuali come la droga, il bullismo, la falsità e la cattiveria umana utilizzando metafore e sfruttando tutto il romanzo per portar il lettore a riflettere.
Ultimo, ma non per valore, la Bonetti parla del ruolo della donna; una figura che spesso viene ancora eclissata, dimenticata, sminuita e lacerata.
Iris non nasconde nulla, anzi; mette in mostra aspetti che spesso tendiamo a dimenticare o a voler occultare. Lei invece gli esalta facendo notare come noi donne siamo spesso viste, additate, classificate, usate ma invece in noi vi è racchiusa una potenza, una forza e un ruolo dominante o quanto meno di rilievo in questa società come in un’isola deserta.
Dal nostro ventre nasce la vita, dal nostro cuore l’amore, dalle nostre parole il sostegno, dai nostri occhi le paure ma le emozioni più forti.
Iris è schietta ma mai banale; ha uno stile colto, delicato ma non noioso, direi intrigante e accattivante.
Ti rapisce, ti attacca alle pagine come una sanguisuga tanto che io mi trovavo a leggerlo ancora a notte fonda senza rendermi conto delle ore che passavano.
Ero Avril, poi Ramon, poi diventavo Javier o Matt o Maurice e sentivo tutte le loro emozioni e sensazioni.
Una storia, una descrizione, uno studio e una fantasia immensa devono far parte di quest’autrice che mi ha perforato l’anima con questo romanzo mai banale.
Credo di essermi affezionata a ogni suo personaggio anche perché, attraverso ognuno di loro, l’autrice insegna che possiamo tutti sollevarci dai nostri problemi, migliorarci e affrontare le nostre paure per poter essere migliori per noi stessi e per chi ci vuole bene.
Ecco amici, direi di avervi ampiamente descritto quanto Isolati mi abbia catturata e trasportata tra le verdi piante e le cristalline sabbia di quest’isola dove la pace sinceramente sembra mancare ma che si potrebbe sempre trovare.
Ora tocca a voi
Un abbraccio
La vostra Ele