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Recensione di “33 pensieri per te”

Concludiamo la giornata con una nuova recensione di un giovane autore emergente che si tuffa nel panorama italiano.

Genovese, classe 1996, è un amante delle poesie e della scrittura -come potrete constatare nel suo libro- ma andiamo dritti al succo del volume che mi ha gentilmente regalato portandomi a conoscere lui e i suoi pensieri.

Il tutto inizia con una premessa riguardante la religione e la struttura del libro che si andrà a leggere facendo già denotare la precisione e l’attenzione dello scrittore verso ogni aspetto che tratterà.

Dopo il preambolo, si entra nel fulcro di tutto il testo dove ogni pensiero viene espresso in poche righe, successivamente l’autore pone delle domande e conclude con due brevi poesie.

Ogni tanto, a spot, troviamo anche una pagina bianca dove vi è la possibilità di scrivere ciò che sentiamo.

 

 

Per Stefano la scrittura stessa è la base di tutto e ne parla con pathos e passione.

Ritengo si tratti di un testo di formazione, quasi filosofico; non di certo facile e per tutti.

Il lettore che decide di affrontare questo libro deve aver la mente aperta, esser predisposto al confronto, al rispetto di opinioni e pensieri possibilmente differenti ai propri e deve voler entrare nelle emozioni dell’autore conscio di poter scontrarsi nettamente con ideologie precise.

Non è un testo da leggere d’un fiato, tutt’altro: si apre la pagina, si fa un bel respiro, si legge ciò che vi è scritto, poi si riflette e si richiude per poi aprirlo di nuovo a mente fresca.

 

Foto di una pagina per farvi capire la struttura del libro.

 

Credo che ogni pensiero da lui espresso sia come un piccolo gradino che accresce sempre più perché, anche davanti a un pensiero differente dal suo, il risultato è sempre un miglioramento della propria personalità.

Attraverso le sue pagine, i suoi 33 dettami, conosciamo un pò l’autore ma soprattutto notiamo quanto egli scardini gli stigmi dettati dalla sua giovane età in quanto si evince studio, attenzione, introspezione, autoanalisi, riflessione e cultura.

Anche le poesie rispecchiano la sua giovinezza pur essendo profonde.

Sembra quasi che si metta a disposizione di noi tutti per aiutarci a crescere, ad evolverci, riscoprendo degli aspetti spesso considerati superficiali o semplicemente portandoci a riflettere anche obiettando.

Traspare forte il suo legame con Dio e con la famiglia e questo forse è uno degli scogli più grandi che mi porta ad affermare che solo un lettore “sportivo”, che sappia accettare e soprattutto rispettare il pensiero di Stefano, possa entrare nelle viscere di questo testo e uscirne più maturo perché il confronto esiste sempre ma solo come nel terzo tempo delle partite di rugby dove le squadre avversarie poi si trovano a bere e sorridere insieme.

Siamo infiniti uomini con infiniti pensieri e sta a noi convivere crescendo diversamente ma pur sempre insieme.

Buona serata

Vi abbraccio 

La vostra Ele