Recensione di “Mondi Dentro”
- Titolo: Mondi Dentro
- Autore: Loris Fabrizi
- Casa editrice: Pedrazzi Editore
Ciao amici, da oggi è attiva una nuova sezione del blog ovvero quella dedicata alle recensioni nata dalla collaborazione con la super bookinfluencer Maria Perillo, alias temiladonnachelegge.
Come vi ho già raccontato tramite i social, sono onorata, emozionata e felice di questa proposta che Maria mi ha fatto e spero di esserne all’altezza.
Ho deciso d’inaugurare questa sezione con uno una raccolta poetica che Maria mi ha inviato quindi ora vi parlerò di Mondi Dentro, di Loris Fabrizi.
Ho scelto di leggere subito questa raccolta per due motivi: il colore della copertina (io amo il blu in ogni sua gradazione) e il titolo, Mondi Dentro, perché credo che ognuno di noi sia ricco di sfaccettare infinite e di pensieri, opinioni, vissuti, scelte che spesso celiano anche a noi stessi e che ci caratterizzano più di quanto pensiamo.
Le sue poesie mi sono parse dolci, delicate, leggiadre come una piuma che sfiora l’acqua anche mentre c’è la tormenta.
Si, perché Loris narra, descrive, emoziona, ispira e critica anche.
Non risparmia nulla al lettore.
Nei suoi scritti troviamo l’amore per la famiglia, le insicurezze della vita, le paure, la vera conoscenza di noi stessi, la solitudine e fondamentalmente la paura di rischiare.
Credo che l’autore abbia messo per iscritto i suoi pensieri ma anche se stesso e le paure che lo attanagliano perché non appare superiore bensì evidenzia come siamo fondamentalmente tutti uguali anche quando non ce ne rendiamo conto.
Chi non ha mai avuto paura di rimanere solo?
Chi non si è legato a qualcuno solo per non sentirsi abbandonato?
Chi non ha avuto paura di trascinarsi nella vita invece di viverla?
Lui spinge letteralmente a guardarsi allo specchio, a vedere veramente chi siamo, ad accettarci, a scoprire chi siamo.
Un’altro aspetto che ho amato riguarda la sua poetica legata ai sogni dove spesso ci si rannicchia nella speranza di vivere ciò che nella veglia non c’appartiene.
Loris, in queste liriche, incita a vivere davvero, a non sopravvivere legandosi ai sogni ma vivere davvero anche rischiando per non arrivare alla fine rendendoci conto di aver perso solo tempo.
C’è una sua poesia -che lascio a voi scovare nel suo libro- che ho associato inevitabilmente alla figura di una maschera di carnevale perennemente indossata perché noi spesso non osserviamo e non ci chiediamo veramente se il nostro amico, interlocutore o anche partner sia veramente felice o se ci siano dolori nascosti dietro a quel sorriso.
Avete presente il film What Woman Want con Mel Gibson ed Helen Hunt?
C’è una scena in cui Nick (Mel Gibson), grazie al dono di poter ascoltare i pensieri delle donne, riesce a sentire cosa pensa Erin (Judy Greer) e rimane sorpreso dall’infelicità e dalla depressione di quella giovane ragazza.
Ecco amici, quante volte non pensiamo -e non agiamo- che un sorriso possa esser solo di circostanza?
Loris ne enfatizza il senso, lo pone in evidenza e ci porta a riflettere ancora e ancora.
Ma non finisce qui perché lui parla del mondo intero ma principalmente di noi stessi che cerchiamo i nascondere i nostri problemi, che forse non sappiamo davvero chi siamo e che ci limitiamo a sognare invece che rendere reale ciò che vorremmo.
Ho amato come descrive i sentimenti con la figura di una selva creando istintivamente una contrapposizione tra ragione e sentimento che in fondo è ciò che caratterizza la vita e il cuore di un individuo vero, che vive e che cerca di cogliere l’attimo.
Insomma, cari miei lettori, attraverso un linguaggio forbito ma non asettico o altezzoso, bensì dolce e sinuoso, Loris ci dona i suoi scritti facendo si che diventino un pò nostri e c’accarezza l’anima portandoci a riflettere.
Una dolce, soave e delicata raccolta poetica impregnata di riflessioni e crescita.
Grazie a Loris Fabrizi per aver condiviso i suoi scritti e grazie a Maria Perillo per avermeli fatti assaporare.
Ed ora vi auguro una buona domenica e corro a leggere un altro libro.
Un abbraccio
La vostra Ele