Recensione di “Il capitale amoroso”
- Titolo: Il capitale amoroso
- Autrice: Jennifer Guerra
- Casa editrice: Bompiani
Buon pomeriggio cari lettori, anche oggi la montagna è contornata da pioggia e nuvole ma io non demordo e, dopo un pranzo caldo alla Capanna Valbione, ho terminato questo manifesto.
“Il capitale amoroso” riporta al lettore un’analisi su questo sentimento che appartiene ad ognuno di noi: l’amore.
Inizia citando un film noto a molti e prendendolo come esempio riguardante lo stereotipo sociale dell’amore e della donna.
Prosegue con romanzi, filosofi, letterari e personaggi politici esprimendo il loro pensiero e/o le ripercussioni delle loro scelte.
Attraverso questo testo facciamo un’analisi temporale, culturale, economica, sociale, intima e introspettiva riguardo a questo sentimento molteplice e complicato quanto raffinato.
La scrittrice, attraverso questi capitoli, sottolinea quanto la società affibbi alla donna il ruolo di sentimentale mentre esso non competa all’uomo e, attraverso la sua analisi, scopriamo come tutto questo si riversi poi nell’ambito economico, sociale e lavorativo.
Ella descrive come la nostra cultura sia fondata ancora sul distanziamento e sul distacco sociale e tra uomo e donna creando uno stato di “tristezza” che blocca tutti noi e che ci impedisce di vivere appieno la nostra vita e questo sentimento protagonista di questo libro.
Viene ampiamente descritto quanto l’amore inneschi un senso di gioia e volontà inconscia che portano ad un’energia e una passione che potrebbe riversarsi sulla società stessa o, quantomeno, negli affetti vicini.
E questo perché sarebbe politico?
Attraverso questo libro l’autrice vuole delineare quanto l’amore potrebbe cambiare la società portando tutti noi a desiderare che ogni individuo stia “bene” (concetto semplificato) portandoci anche ad attivarci affinché ciò avvenga.
Da qui si analizza come questo sentimento dovrebbe esser “presente” nella politica mondiale ma l’autrice ne capisce l’improbabilità quindi, molto sinceramente, auspica che ciò avvenga almeno nella sfera privata e delle persone care perché, proprio come accade in questa pandemia, la diffusione d’amore potrebbe contagiare sempre più persone e, di conseguenza, estendersi nel mondo.
Un libro che porta inevitabilmente a riflettere e a scontrarsi con i propri punti di vista e le proprie scelte.
Un testo moderno, schietto e direi necessario in questo mondo e in questo periodo che ha portato all’accentuazione dell’egoismo e non della collettività.
Alla prossima recensione, la vostra Ele