Recensione di “Game day”
- Titolo: Game day
- Autrice: Federica Tronconi
- Casa editrice: O.D.E. Edizioni
Buongiorno cari lettori, eccomi qui con una nuova recensione tutta per voi.
Due personaggi, due mondi apparentemente differenti, due strade opposte ma sostanzialmente molto simili anche se questo si scoprirà passo passo, tra una punzecchiata e l’altra. Una giornalista puntigliosa e schietta si trova a dover gestire la rubrica sportiva dedicata alla pallacanestro del quotidiano dove lavora e così, tra una partita e l’altra, incontra un giocatore con il quale inizia un match di dialogo, frecciatine, bisticci direi. Ma cosa nasconderanno questi momenti? Che aspetti psicologici si celano dentro a questo testo? Chi vincerà questo scontro?
Quando mi hanno proposto questo libro ciò che mi ha fatto direi “si” è stato in primis l’ambito in cui si narrava la storia, ovvero la pallacanestro.
Eh già, proprio per questo in quanto finalmente non ci troviamo davanti a bellocci stile modelli fighettini o calciatori da cliché… e poi io amo questo sport che cela emozioni, regole e fluidità immensa.
Il secondo motivo è stato dettato dal curriculum dell’autrice: una penna che già mi è capitato di leggere senza conoscere e un talento che mi ha sempre colpita.
Ma, tornando alla storia…
Al termine della lettura mi sono trovata a sorridere perché Federica Tronconi ha saputo fondere una storia che poteva esser letta con leggerezza, insieme alla psicologia e alla conoscenza degli individui evidenziandone peculiarità, caratteristiche e finalità psicologiche.
Dentro a “Game day” ci si confronta con preconcetti e con stereotipi che vengono disarcionati tramite la narrazione evidenziando come tutti noi, alla fine, siamo molto più delle apparenze e che non sempre ciò che ci si presenta davanti è ciò che effettivamente è.
Attraverso i due protagonisti scopriamo la sensibilità, le paure, le fragilità e le emozioni che spesso in questa società moderna vengono quasi considerate debolezze.
In parallelo c’è la determinazione, la volontà e la forza di lottare per quello in cui si crede e per i propri sogni.
Insieme a tutto questo, caro lettore, puoi scoprire la passione che sicuramente la scrittrice ha per la pallacanestro e che trasuda in queste pagine attraverso descrizioni davvero minuziose che creano anche suspense e credetemi che ti sembra davvero di esser seduta tra gli spalti a guardare la partita.
Insomma, leggere questo libro significa arricchirsi a tutto tondo.
Un abbraccio, alla prossima recensione, la vostra Ele