Recensione di ”Notti in bianco, baci a colazione”
- Titolo:Notti in bianco, baci a colazione
- Autore: Matteo Bussola
- Casa editrice: Einaudi Super ET
Buongiorno cari lettori, oggi vi scrivo dagli Emirati Arabi mentre mi godo questa vacanza di famiglia tra deserto, acqua e relax.
Durante il volo ho iniziato questo libro di Matteo Bussola e l’ho terminato solo qualche minuto fa.
Essere genitore, essere padre (in questo caso) è un dono immenso, una possibilità che spesso sottovalutiamo e che non riusciamo ad apprezzare nemmeno mentre la viviamo.
In queste pagine l’autore narra la sua vita genitoriale dando l’idea che parli a tutti ma anche solamente a se stesso mediante quasi un diario composto da piccoli estratti di vita. Proprio come se girasse con un “quadernetto” dove appuntare ogni attimo emozionante che gli capita e che, in un modo o nell’altro, si intreccia con il suo esser genitore.
In questa società dedita alle apparenze e alla frenesia, alla canonicità e al tempo lesinato, Matteo Bussola narra la vita di un padre vero, quello che è veramente parte della vita della prole e che s’interfaccia in quel mondo che il pregiudizio affibbia come compito della madre.
I suoi estratti di vita vissuta, di genitore e di uomo, dimostrano come la figura genitoriale sia sempre più fondamentale e unica nel suo essere.
Matteo Bussola si mette a nudo dimostrando fragilità, emozione, amore e paure.
Diventa un’immagine globale del padre presente descrivendone ogni aspetto ed elevando al giusto valore la prole.
I figli, il nostro cuore fuori dal petto, hanno un valore immenso e richiedono un’ attenzione e un’evoluzione costante anche mettendoci alla prova.
I figli, i bambini, spesso sminuiti, in questo testo vengono descritti per quello che sono davvero: umani con cuore grande, sensibilità immensa, verità pura e tanta curiosità.
Insieme a tutto questo, l’autore descrive aspetti della società, del presente e del domani sottoponendo domande implicite sul futuro e sulla figura di genitori in senso ampio e di senso comune.
Infine, la parte conclusiva di questo testo, le ultimissime pagine esplodono di significato, di forza e amore.
Mi trovo a condividere ogni parola dell’autore, ogni sensazione, ogni emozione.
Trovo molto affine a me questo suo modo di esser genitore.ù
Matteo Mussola lascia sempre emozionati. Il cuore colmo di delicatezza, di riflessione ma anche di sorrisi.
Bisogna riempirci di momenti tra genitori e figli, ricordi e momenti unici; infine, bisogna essere genitori davvero: presenti, d’esempio, sinceri e vivi.
Insomma, cari lettori, esserci in tutti i modi possibili e senza paura di mostrarci fragili.
Alla prossima recensione, la vostra Ele