Recensione di “Virginia Woolf -diari-“
- Titolo: Virginia Woolf -diari-”
- Introduzione di: Mario Fortunato
- Traduzione di: Giovanna Granato
- Casa editrice: Bompiani
Cari lettori, credo che molti di voi, se non tutti, conoscano l’autrice in questione e abbiano letto almeno uno dei suoi innumerevoli capolavori letterari.
È proprio per questo che, quando la Bompiani mi ha proposto di leggere questa nuova uscita letteraria, mi sono subito fatta avanti con immenso piacere.
Poter leggere i diari di Virginia Woolf è qualcosa d’inspiegabile, ma io proverò a farlo.
Questo volume è solo il primo di una serie che porterà a ogni lettore i molteplici scritti di questa autrice.
Il libro in questione racchiude i diari da lei tenuti dal 1915 al 1919, gli altri cinque distribuiranno i suoi scritti fino al 1941.
Proprio all’inizio di questa raccolta vi è uno stacco che corrisponde a un periodo di crisi dell’autrice e, in parallelo, questo silenzio porta il lettore a percepire anche la differenza che scaturisce nella scrittura e, credo pari passo, nell’animo di questa icona del Novecento.
I primi testi appaiono quasi come elenchi statici e privi di sentimento. Un’unica fredda informazione su ciò che accadeva nella vita dell’autrice. Non c’era emozione, nemmeno riflessione o intimità. Solo un riassunto impersonale.
Opposte sono le pagine successive al suo crollo nervoso. Sembra quasi di leggere un’altra persona, di trovarsi di fronte a una donna differente.
Ci troviamo a scoprire il suo mondo come lo viveva lei; un insieme della parte “obiettiva” e quella emozionale, interna all’autrice.
Si percepisce l’evoluzione del vissuto, l’analisi di ciò che viveva la Woolf e quello che scaturiva in lei.
Una modalità totalmente differente dagli scritti precedenti e un’opportunità per il lettore di poter cogliere ancora più nel profondo l’animo di questa scrittrice.
Questo primo volume rappresenta qualcosa di differente, di davvero imponente e forse unico. Riuscire a racchiudere innumerevoli scritti e tradurli nel modo più fedele possibile, permette di creare un contesto e un’immagine migliore ma, è anche sinonimo di un lavoro immane e minuzioso.
I diari sono sempre la parte più intima di ognuno di noi e questa raccolta è rivoluzionaria proprio perché fonde storia, letteratura e vita vissuta da una donna che è icona per molte persone anche per via del suo vissuto e dei suoi stati d’animo.
A mio modesto parere, credo che attraverso questi testi possiamo anche scovare il cambiamento della letteratura di quegli anni e l’evoluzione che ne è conseguita.
Penso che questo volume sia solo una premessa implicita di ciò che si potrà leggere nei futuri libri che seguiranno e io non vedo l’ora di potermi addentrare ancora di più in quella che è stata la vita di una scrittrice unica, immensa e vitale proprio per come percepiva ciò che viveva.
Alla prossima recensione, la vostra Ele