Recensione di “Le parole del mio autunno”
- Titolo: Le parole del mio autunno
- Autore: Francesco Cecchi
- Casa editrice: Swanbook
Caro lettore, buonasera, oggi è il 1° gennaio del nuovo anno ed io, mentre mia figlia si godeva le giostre, mi sono dedicata alla lettura di questo libro di poesie.
Ho iniziato con la poesia; genere che mi appartiene e che mi emoziona sempre.
Questa volta ha significato entrare nelle emozioni di uno sconosciuto, maturo, che scrive ai giorni d’oggi e che si mette a nudo e tratta ciò che gli arriva dal cuore.
In questa raccolta troviamo poesie che trattano proprio della poetica, di religione, dolore, amore, sentimenti, abbandono.
Come si sa, questo genere spesso vive anche di sentimenti tristi, difficili spesso da far percepire totalmente al lettore; in questa raccolta, sembra quasi che si stiano vivendo direttamente quelle passioni, quelle emozioni tanto da turbare nel profondo.
Ci si trova dinanzi a ossimori, metafore, similitudini e tutto un viscerale turbinio di pathos e sentimenti puri.
I sentimenti vissuti, desiderati e passati prendono vita nelle liriche dell’autore; le sue considerazioni giungono e portano a riflettere; il suo dolore, quasi come se si sentisse sul filo della morte, fanno nascere il nodo in gola soprattutto nella poesia finale che, da mamma, ho sentito molto affine.
A volte, mentre leggevo (e rileggevo) mi trovavo quasi a immaginare il poeta davanti allo specchio (o al buio nel suo letto) mentre si osservava e rifletteva su ciò che lo tormentava.
Credo che “Le parole del mio autunno”, titolo che già può dare l’idea della fase percepita dall’autore, sia una raccolta poetica intima, viscerale e sincera.
Al suo interno troviamo poesie con metriche e armonie differenti; tutte ben scritte e rappresentative.
A mio giudizio, trovandomi ancora nella fase “primavera”, penso che si tratti di poesie molto costruttive e riflessive quasi a mettermi in discussione e capire più facilmente i sentimenti di persone più adulte di me.
In sintesi, ritengo che si tratti di poesie moderne molto carezzevoli e mature; molto discostanti dalle liriche giovanili di questi anni e, proprio per questo, “Le parole del mio autunno” diventa un libro da leggere piano piano e da tenere sul comodino.
Alla prossima recensione, la vostra Ele