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Recensione di “Ci penseremo domani”

Buongiorno cari lettori.

Giovedì scorso ho presentato “Confidenze sull’amore” in un incontro letterario tenutosi a Trino. 

In quell’occasione ho conosciuto un giornalista che presentava il suo romanzo e, rapita dalla lettura di un estratto, ho deciso di andare a scoprire cosa racchiudeva “Ci penseremo domani”.

Negli ultimi trent’anni Fabrizio ha condotto una trasmissione televisiva di successo, dalla quale si è distaccato – con dissimulata fatica – ritirandosi in una meritata quanto sofferta pensione. Negli ultimi trent’anni Jennifer ha abitato la vita come ha potuto, come ha saputo, come ha pensato di dover fare, archiviando con troppa fretta velleità artistiche e facendosi andare bene con scarsa convinzione il ripiego di un lavoro a chiamata nel bar di suo fratello. In una sera di metà settembre, con i racconti dell’estate ancora fra le dita, l’incontro casuale tra i due metterà in discussione le rispettive esistenze, smantellando incrollabili convinzioni, creando impensabili nuove certezze. Tra calcio, fumetti e alcol, i dialoghi si arricchiscono di aneddoti, di racconti di vita, di confidenze e confessioni, fino a un crescendo di verità svelate e insperate che cambieranno radicalmente la vita di entrambi.

Un bancone, almeno all’inizio, divide e unisce i due protagonisti che si aprono l’uno all’altro senza capire come mai due estranei si ritrovino così in sintonia. 

Un punto di incontro che spesso lo é proprio spontaneamente, ma che, in questo caso, diventa il fulcro di una continua analisi interiore mescolata a dei flashback che riscaldano il cuore di Jennifer e Fabrizio o, come spesso accade, feriscono. 

I capitoli scivolano via di pagina in pagina, tra discorso diretto e flusso di pensieri intimista. 

Una delicata e realistica partita a ping pong tra le emozioni e i vissuti dei personaggi che, piano piano, si svelano al lettore e tra di loro. 

Uno delle prime caratteristiche che mi hanno colpita é il realismo di questo testo.

Ciò che viene descritto é perfettamente autentico, uguale a come si esprimerebbe una reale donna di trent’anni o un uomo (con senno) di sessanta. 

Nel discorso interiore, quanto nel parlato, ho fin da subito trovato la concreta realtà delle emozioni, delle sensazioni, dei vissuti e del dialogo. 

Altro punto focale che ti inchioda alle pagine é proprio dettato dalla struttura che l’autore ha dato alla trama.

L’alternarsi dei personaggi porta il lettore a voler continuamente scoprire di più e immedesimarsi. 

Infine, il messaggio. 

Non scontato ne banale. 

Ma un finale che nelle ultime novanta pagine ti rapisce e ti fa stare anche un po’ con il nodo in gola per capire cosa succederà tra Jennifer e Fabrizio. 

Esce dai cliché del classico romanzo d’amore parlando di un’espressione differente di questo sentimento.

E, quando si arriva al finale del libro, si capisce quanto lungo tutte le pagine fosse disseminato ciò che (credo) Stefano volesse far arrivare dando il giusto valore e sottolineando l’influenza che ha nella nostra vita. 

Insomma, “Ci penseremo domani” avvinghia alla lettura, coinvolge, é realistico, vero, spontaneo e davvero interessante. 

Fossi in voi non aspetterei domani e andrei ad acquistarlo. 

Alla prossima recensione, la vostra Ele

 

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