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Calvisius Caviar, come nasce il caviale migliore al mondo 

Cari lettori, qualche giorno fa ho avuto l’opportunità di entrare e scoprire la realtà dell’azienda bresciana Agroittica Lombarda, meglio conosciuta con il nome Calvisius Caviar.

Ad accogliermi ed accompagnarmi lungo tutta la visita e la degustazione c’era Iacopo; un membro dell’azienda che, con solarità, competenza e passione, mi ha descritto e fatto scoprire un mondo che non conoscevo.

Calvisius Caviar nasce negli anni Settanta, precisamente nel 1977, grazie a un’idea pioneristica e già ecosostenibile di due figure che, dopo un breve allevamento di anguille, decisero di mettersi in gioco con gli storioni. Così, nei primi anni Ottanta iniziarono la produzione di carne per poi, nel 1992, affiancare quella del caviale.

Perché proprio a Calvisano? Io stessa non sapevo che questa zona fosse ricca di risorgive con delle acque davvero pure tanto che ancora oggi nell’azienda ci sono piante come la menta acquatica e il crescione (pianta che è anche un indicatore di purezza dell’acqua).

L’azienda si sviluppa principalmente in quest’area (circa 30 ettari) e in altre due zone dove sono localizzate le vasche più grandi. 

Essa produce circa 30 tonnellate di caviale all’anno e, proprio per una questione etica, dona l’acqua utilizzata ai coltivatori agricoli confinanti e vende anche la carne dei pesci che alleva.

Io non conoscevo il disciplinare, tutti i processi, le fasi e le tempistiche che portano ad un vasetto di questo oro nero tanto amato. 

È stato Iacopo a farmi scoprire ogni dettaglio, ogni “coccola” necessaria a far star bene questi pesci che sono presenti sulla terra da prima dei dinosauri.

C’è una cura che dura per anni interi, anche vent’anni, prima di poter avere le uova di storione. Ci sono passaggi, momenti, ben precisi che caratterizzano questo allevamento estensivo.

Il tutto con una filosofia con l’ecosostenibilità sempre come punto focale insieme al benessere dell’animale.

Durante la visita c’è stata un’area che ho amato molto visitare: l’osservatorio didattico dove poter osservare le specie di storione presenti (in natura sono 7). Lì ho conosciuto uno storione che ho soprannominato “Jeans” e anche degli esemplari di 32 e 30 anni -immensi e stupendi- oltre che uno storione albino. Il tutto in un ecosistema curato e naturale.

E come “nasce” il caviale? Sinceramente, come per i vari dettagli sulle fasi di crescita dello storione, non voglio svelarvi tutto. Allora vi lascio solo qualche dettaglio che spero vi incuriosisca.

-L’estrazione delle uova avviene con la seconda produzione ed esse devono esser acerbe, non fecondate. 

-Esse rappresentano circa il 14/15% del peso totale del pesce… mica poco!

-Proprio come un formaggio, quando il caviale viene messo nelle latte, rimane ad “invecchiare” dai 3 ai 6 mesi mantenendolo costantemente girato per omogeneizzare il prodotto; poi viene spostato nei singoli vasetti e, solo allora, venduto.

-E se vi dicessi che forse non serve il cucchiaino di madreperla per assaggiare il caviale?

E non finisce qui… durante la visita ho potuto degustare due differenti tipologie di caviale e anche delle acciughe del Cantabrico davvero eccezionali e, terminato il tour, ho fatto un giro allo spaccio presente in azienda e dove tutti possono andare ad acquistare i vari prodotti dell’azienda… e non solo il caviale!

Insomma… vorrei davvero svelarvi di più su questo prodotto eccezionale, di altissimo livello qualitativo, ma non sarebbe giusto perché ognuno di noi può vivere questa esperienza ed andare in azienda a fare un tour e dove poter scoprire come si arriva a degustare questo alimento unico e raffinato. 

E come si può fare? Basta andare sul sito di Calvisius Caviar e prenotare una delle loro esperienze.

Cosa state aspettando?

Entrate anche voi in questo mondo del caviale più buono al mondo!

https://www.calvisius.it

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