Un angolo di paradiso gastronomico a picco sul lago d’Iseo
Cari lettori, era da tempo che avevo in lista un ristorante adagiato lungo la costa del lago d’Iseo, ma sulla sponda bresciana.
Ad incuriosirmi erano molti fattori: la location che dalle foto sembrava stupenda, l’estetica e i componenti dei piatti, il curriculum dello chef Angelo Bonfitto, chef del Ristorante Zù a Riva di Solto (Bs).
Finalmente, complice una gita in giornata, sono riuscita ad esaudire la mia curiosità e… ho fatto davvero bene.
Parto proprio dalle pregresse esperienze di Angelo: ristorante Cece e Simo di Bergamo con Filippo Cammarata, intervallando presso Piazza Duomo ad Alba e al Reale di Niko Romito. Prosegue poi con tre stagioni al ristorante Aga di San Vito di Cadore (1 stella Michelin). Successivamente, Sous Chef presso l’Osteria della Brughiera (1 stella Michelin). La sua esperienza si amplia ulteriormente grazie a Riccardo Caminini presso il Lido 84 (1 stella Michelin) e al Colletto AgriBioRelais di Adrara San Maritino; concludendosi, con un breve passaggio dalla famiglia Cerea a Brusaporto.
Direi che la biografia lavorativa già porta ad incuriosire, a voler scoprire come tutte queste elite gastronomiche hanno influito in questo giovane chef che decide di aprire il proprio locale insieme alla famiglia.
Ed ecco che ieri il mio desiderio si è avverato.
La location è romantica, accogliente, calda e dona un senso di pace e tranquillità grazie alla grande e delicata presenza di piante verdi e di fiori, il tutto fuso con il luccicoso panorama del lago e delle valli bresciane sullo sfondo. La sala si rivela elegante, raffinata e molto accogliente. La mise en place non è da meno e, lungo tutto il pranzo, ho apprezzato molto trovare un filo logico ed estetico anche nella scelta delle stoviglie e affini.
La carta vini è eccellente. Completa, diversificata e con proposte che spaziano dal territorio fino all’estero, il tutto con delle etichette anche di nicchia e una logica.
Il servizio è giovanile e professionale, sincero e coinvolgente, non impettito. Il team della sala, compresa la mamma dello chef, sa creare sintonia con i commensali e accompagnare il pasto con delicatezza e competenza.
La cucina è prevalentemente di pesce, senza dimenticare offerte che possano accontentare gli amanti della carne o delle verdure. Il menù proposto alla carta offre scelte fresche, bilanciate e coerenti con la filosofia di Angelo Bonfitto. Inoltre, si può scegliere tra due menù degustazione a cui, volendo, affiancare anche degli abbinamenti di vini.
Io ho optato per il menù da 7 portate (75E a persona) così da poter conoscere maggiormente la mano e lo stile dello chef.
Il benvenuto della cucina ha da subito alzato l’asticella… saporito, godurioso, elegante ed espressivo. Caratteristiche che mi hanno davvero incuriosita ancora di più e che speravo di trovare in tutti i piatti successivi.
Così, di portata in portata, continuavo a rimanere colpita dai bilanciamenti, dalle consistenze, dai sapori che si estendevano al palato. Si è trattato di un percorso che si è rivelato costantemente di alto livello dimostrando quanto sia elevata, professionale e profonda la cultura gastronomica dello chef. Inoltre, si notano anche alcune caratteristiche riconducibili agli insegnamenti che ha appreso negli anni e questo dettaglio è un grande elogio ai suoi maestri e ai loro insegnamenti. Un proseguimento continuo delle loro tecniche.
Ho voluto lasciare per ultimo l’ambito che solitamente è tra le prime descrizioni di un ristorante perché ci tengo molto a concludere con degli elogi sinceri e obiettivi che possano anche rimanere nei vostri pensieri e spingervi a provare questo ristorante.
Chef Angelo Bonfitto è giovane, giovanile e con tanto futuro davanti a sè. Sono certa che continueremo a sentire parlare di lui e che questo sia solo un antipasto di ciò che creerà in futuro.
Ristorante Zù, con la sua cucina, il suo staff e la sua location, merita tutta la strada ed io, ancora prima di risalire in auto, avevo voglia di tornarci… e sono sicura anche voi!