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Recensione di “Donne che non perdonano”

Titolo: Donne che non perdonano
Autrice: Camilla Lackberg
Casa editrice: Einaudi nel mese di novembre 2018 📖

Ciao ragazzuoli, 
in meno di 3 ore ho letto questo romanzo al femminile tanto da rendermi ridicola camminando per i corridoi della scuola materna di mia figlia senza staccarmi dalla lettura per riuscire a finirlo prima del termine delle sue lezioni.

Questo scritto inizia raccontando come le tre protagoniste -Ingrid, Birgitta e Victoria- siano incappate nella loro attuale situazione amorosa e come essa si svolga; prosegue narrando lo svolgimento dei loro matrimonio con annessi risvolti per poi concludersi in un “happy ending” degno di una mente geniale che lascio a voi svelare.

Come credo tutti sappiate, Camilla è un’icona della letteratura contemporanea; ha una innata capacità di attrarre il lettore verso i suoi scritti creando una sorta di magnete che porta a non smettere di leggere e una scrittura fluida, nitida ma piena di suspence.
Questo suo ultimo libro può essere letto come semplice thriller oppure -come preferisco io- può esser analizzato nel profondo cercando di carpire dei messaggi e degli spunti di riflessione come i seguenti.
L’autrice tratta tematiche sempre più discusse in questi anni; ne parla con schiettezza, portando concreti esempi di vita di donne vittime di abusi e facendo notare come questi passino spesso inosservati o siano ben mascherati dalle stesse vittime -oltre che dai carnefici-.
Un altro tema affrontato riguarda sia l’infedeltà sia come ancora al giorno d’oggi una donna debba sottostare al marito a causa del dominio economico che spesso viene detenuto dallo stesso portando anche ad accettare tradimenti e rinunciando alla carriera o all’indipendenza.
In questa storia, le protagoniste prendono delle decisioni forti quanto letali riguardo ai loro problemi ma si rischia che questa fantasia possa divenire realtà -se non lo è già- perché spesso preferiamo non vedere o preferiamo non approfondire cosa ci sia dietro alle scelte di un’amica o di una parente.
Infine credo che con questo libro Camilla voglia lasciare un messaggio che trovo similare, se non uguale, a quello della poetessa Rupi Kaur ovvero che tra donne dobbiamo sostenerci, dobbiamo unirci sia per uscire da soprusi sia nella vita quotidiana piena di gioia, amore ma anche con delle normali e quotidiane difficoltà ricordandoci che il silenzio non è mai una soluzione e nemmeno l’indifferenza.
Con questa mia personale riflessione vi saluto anche oggi augurandovi di trovare sempre una forte compagnia nei libri.

Un abbraccio 

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