Recensione di “Da Pra Vedana – Storia di un artificiere mancato”
Ciao a tutti, oggi voglio parlarvi di un libro che non troverete in commercio ma che ha forse un valore maggiore rispetto ad altri libri che possiamo reperire nelle librerie odierne; questo breve volume si intitola “Da Pra Vedana – Storia di un artificiere mancato” di Ivan Tegner ed è edito da Nuovi Sentieri Editori.
Queste pagine racchiudono spezzoni della vita del autore e di quella del nord Italia del Ventesimo secolo, in particolare del territorio bellunese.
Inoltre Ivan ci parla della sua infanzia, dei suoi studi e della suo impegno politico negli anni “del sessantotto” partendo dai legami natali e concludendo con quelli che lui stesso si è creato.
Il primo capitolo è una sorta di introduzione a se stesso iniziando a creare nel lettore l‘ambientazione e l’interesse; raggiunto questo obiettivo, Ivan informa dell’evento più forte e impressionante avvenuto quando aveva appena 4 anni: lo scoppio di una bomba inesplosa della Seconda Guerra Mondiale -ordigno trovato nei prati adiacenti la sua abitazione- con la conseguente amputazione di una gamba e di alcune dita.
Prima di raccontarci questa sua esperienza, presenta i suoi familiari soffermandosi sulla figura di suo padre ma senza rendere una biografia dentro la biografia bensì portando alla luce la situazione che i militari italiani vivevano in quegli anni e la disumanizzazione che erano costantemente costretti ad affrontare.
I capitoli proseguono informandoci degli studi affrontati e del suo impegno e interesse politico che lo ha reso anche protagonista e guida per i cittadini della sua zona.
Durante tutta la lettura ho immaginato l’autore seduto sulla poltrona con i nipoti intorno intenti ad ascoltarlo raccontare questa storia…la sua storia!
Spero che Ivan sappia quanto il suo racconto sia istruttivo, storico e importante… infatti sono convinta che molti giovani dovrebbero leggerlo e imparare da esso perché è ricco di spunti di riflessione.
Ci lamentiamo spesso della crisi quando non abbiamo la minima idea di cosa sia davvero; si certo, la vita di oggi è costosa, impegnativa, frenetica ma non ricordiamo o non conosciamo come fosse quella dei nostri genitori o nonni quando avevano la nostra età.
E poi siamo plasmati da bigottismi e stereotipi sulla disabilità; Ivan, nonostante la sua, non si è mai fermato: ha viaggiato, ha insegnato, ha creato il suo mondo senza esser condizionato da ciò e sembra quasi voler gridare “Vivete! Vivete a ogni costo e non fatevi condizionare”.
Un altro messaggio riguarda gli affetti: oggi tendiamo a snobbare la famiglia, ad accantonarla, a espellerla dalla nostra vita; Ivan, attraverso il suo libro, ci ammonisce forse senza rendersene conto. La famiglia è il perno della vita, la famiglia è la vita stessa, la famiglia è sostegno costante e approdo infinito.
Altro spunto toccante per me è stato quello che lui lascia all’inizio parlandoci del suo primo viaggio in treno; ci fermiamo a cercare grandi avvenimenti, grandi fuochi d’artificio invece di osservare le piccole cose, le piccole gioie, le piccole conquiste che attuiamo ogni giorno e dimentichiamo di apprezzare ciò che ci circonda e ci viene donato.
Se ho capito una cosa di Ivan in queste pagine è che lui non fa giri di parole, non addolcisce la pillola, non smorza i toni; lui è schietto e non esita ad affermare che i giovani di oggi non hanno un loro pensiero e non si pongono domande; i giovani di oggi sono statici, marionette, burattini, manichini che aspettano che siano altri a dirgli cosa pensare, cosa fare, cosa decidere. Si intrippano dietro a un social network dove un altro branco di ragazzini superficiali scrive invocando ideologie senza criterio e senza senso ma nessun ragazzo si ferma a domandarsi se ciò abbia significato, se sia giusto ciò che viene professato da questi “influencer”. A Ivan -come a me- questo fa schifo e lo dice, lo mette nero su bianco ma -credo- con la speranza che almeno una persona leggendolo possa rifletterci e magari migliorarsi.
Concludo affermando che questa esperienza di vita -ricca di storia, di riferimenti letterari, di informazioni che denotano studio e cultura- che Ivan ha scritto per i suoi adorati nipotini, per me dovrebbe diventare un testo scolastico affinché possa esser esempio per giovani menti del domani.
Vi abbraccio 🤗