Recensione di “Psychokiller”
- Titolo: Psychokiller -nella mente dell’assassino
- Autore: Paolo Roversi
- Casa editrice: Sem
Ciao amici, ho iniziato questo thriller seduta sul divano sorseggiando il mio amato caffè ma sono rimasta talmente coinvolta dalle prime pagine che ho dovuto isolarmi mentre mi tuffavo in questa lettura.
Una profiler, un team della polizia di Milano e un feroce serial killer da prendere; questi sono gli unici elementi che dovete sapere.
Forse pochi penserete, se non nulli, ma fidatevi che basta questo per iniziare a leggere Psychokiller!!!
Attraverso questo noir noi ci tuffiamo nella mente e nella vita dei personaggi; ci costruiamo i nostri immaginari, ci immedesimiamo, cerchiamo di capire chi sia questo infrenabile e meticoloso assassino e siamo quasi convinti di esser arrivati alla verità, alla svolta, all’happy ending.
Giuro amici lettori, leggevo con il fiato in gola, mi intrufolavo nella storia, nella psicologia, nella mente del commissario Ruiz e della profiler Vigili e, arrivata all’epilogo, BOOM!!!
Non vi svelo nulla, sia chiaro, ma fidatevi di me, fidatevi del mio giudizio, questo thriller ti lascia sbigottito, ti lascia attonito, bloccato alla pagina finale con la bocca spalancata e tutta la storia sgretolata doppiamente; avete letto bene, due colpi di scena che mai e poi mai mi sarei aspettata.
Poche pagine, 200 scarse, ma un concentrato di vite, di psicologia, di adrenalina, di dubbi, di pathos e di curiosità.
Paolo Roversi spacca letteralmente!
Una scrittura, un intreccio, una capacità profonda di descrivere e incollare il lettore al suo testo tanto da sentire il bisogno di proseguire la lettura a oltranza e quando arrivi al finale ti senti vuoto e pieno allo stesso tempo: vuoto perché è finito, sei arrivato all’ultima pagina e non c’è più nulla scritto; pieno perché Roversi ti ha fregato, ti ha creato certezze, idee, strade che spazza in pochissime righe lasciandoti ricco di incredulità e di filosofia…nulla è mai come appare e tutto ciò che accade deve esser sempre visto da varie prospettive mettendo anche in discussione qualcosa di apparentemente certo.
Infine, ma non per importanza, l’aspetto che viene enunciato già dal titolo: la psicologia.
Quella tela infinita composta di tanti colori e tante sfaccettature.
In queste pagine si confrontano tante menti e tanti modi di vivere e di fare; oserei scrivere che è un concentrato di psicologia pura per chi lo sa analizzare.
Insomma cari amici, questa sera vi auguro la buonanotte con questo thriller da brividi e mi auguro che nella vostra casa non viva un’anima come quella di questo spietato e organizzato killer.
Alla prossima recensione.
Vi abbraccio
La vostra Ele