Recensione di “Un’amica particolare”
- Titolo: Un’amica particolare
- Autori: E. G. Scott
- Casa editrice: SEM
Ciao amici, eccomi qui in questo week end di Pasqua a parlarvi di un altro libro che ho appena terminato e che mi ha lasciata di stucco.
Rebecca è un’agente farmaceutica alla deriva e suo marito Paul è un ex impresario edile che cerca di reinventarsi come agente immobiliare quando una mattina due agenti della polizia suonano alla loro porta per avere delle informazioni riguardo alla sparizione di due donne che frequentavano la palestra dove Rebecca è solita recarsi ogni mattina prima del lavoro.
I due sposi appaiono estranei a queste sparizioni ma hanno entrambi enormi segreti che celano al mondo intero e anche al loro partner. Come finirà questo intrigo di vite e dolori?
Questo romanzo scritto a due mani mi ha catapultata nella mente di tre personaggi diversi, nelle loro paure, nelle loro problematiche e inevitabilmente nel loro turbinio di silenzi e incomprensioni.
Cosa può accadere se si tace anche una piccola emozione o un piccolo avvenimento?Come può sgretolarsi un amore a causa di un silenzio o di un’azione mal interpretata?Quante volte ci viene detto che in una coppia è fondamentale il dialogo e il confronto?
Ecco, in queste pagine, tra assassini, malattie mentali, problemi di droga e di autostima, gli autori portano in evidenzia come il silenzio e i segreti anche innocui possano scatenare una serie di situazioni e reazioni che degenerano in qualcosa di instabile e lacerante che porta a gesti estremi.
Il testo è intriso di psicologia, di dolore e sofferenza; delinea come il nostro passato e i nostri ricordi scavino radici nel nostro profondo accentuando le nostre debolezze.
A sorprendere è l’amore, l’amore e l’odio che permeano queste pagine senza che ci si accorga della loro presenza costante riversata in tante forme.
Il finale mi ha resa triste, ma forse è più reale di quanto sembri perché non tutto può sempre finire come nei film e nei libri; qui gli autori hanno disarcionato le regole creando un finale degno di stupore.
Forse mi odierete ma, sia per il titolo sia per la composizione stessa, Ossessione di Allevi è la canzone perfetta per questo romanzo.
Ora vi auguro di nuovo una serena Pasqua e vi mando il mio consueto abbraccio
La vostra Ele