Ristoranti

Varcare le porte di “Il Fagiano” e non voler più andar via

Se c’è un territorio che amo è quello del Lago di Garda, in particolare la zona che da Salò porta fino alla sponda trentina. Lungo quella costa ci sono tante realtà valide che già conosco e altre che voglio scoprire. 

Era davvero da tanto tempo che volevo sedermi a degustare un pasto in un ristorante che m’intrigava e ispirava immensamente e ieri ho finalmente esaudito questo desiderio.

Superando il centro di Gardone Riviera si prosegue verso Toscolano Maderno finché non si trova Villa Principe, oggi “Grand Hotel Fasano” dove, al suo interno, oltre ad altri ottimi ristoranti, è situata la Stella MichelinIl Fagiano”.

Qui, in una location pazzesca dal sapore elegante e raffinato, lo chef Maurizio Bufi -insieme al suo Sous Chef Matteo Mendeni e tutto lo staff di sala e cucina- ti porta in un percorso gastronomico che fonde delle materie prime territoriali con i sapori e i ricordi di una vita.

Parto dall’inizio…proprio da quando varchi la soglia di questo hotel e ti senti catapultato in un mondo fatto di quiete, stile, eleganza e raffinatezza; il tutto perfettamente in fusione con la location e la modernità di alcuni arredi e la particolarità delle opere d’arte esposte.

Delle sale dedicate al ristorante “Il Fagiano” posso dirvi che ho amato subito il soffitto in legno e la scelta dei colori con tinte delicate e rilassanti.

Trattandosi di una piacevole serata estiva, ho potuto cenare all’esterno dove, con una bellissima vista lago, la mise en place mutava nei toni del rosso; un contrasto ben studiato e che esaltava la location.

La cucina dello Chef Bufi offre tre proposte di menù degustazione -di cui una tutta vegetale e abbinata a dei cocktail di un famoso bartender di cui vi leggerete dopo- e anche la possibilità di poter scegliere alla carta dove si trovano sia piatti di carne, che di pesce e vegetali.

Io ho optato per questa opzione perché volevo assolutamente assaggiare il risotto e altri piatti che non si discostavano dai menù “composti”.

La carta vini propone grandi cantine del territorio bresciano e trentino, per poi spaziare in tutta Italia e oltre. 

Tutto il personale è stato davvero competente, disponibile e professionale. Uno staff giovane, dinamico, attento e sempre sorridente che ha portato la serata ad esser ancora più piacevole e serena.

Ed ora l’attesa mia considerazione sulla cucina.

Io e la persona che era con me abbiamo così scelto di gustare tre piatti diversi a testa, più il dolce ovviamente.

Tra gli antipasti abbiamo assaggiato “Calamaro, animelle e anacardi” e “Manzo, peperone e foie gras”.

Dei piatti delicati e bilanciati che sono stati un ottimo preludio alle portate principali.

Come primi uno “Spaghetto, ostrica e lampone” e io il “Risotto, limone, burrata e liquirizia”.

È su questo risotto, senza nulla togliere allo squisito spaghetto, che ci tengo a fermarmi.

Amo i risotti e amo anche tutti gli ingredienti che componevano questo specifico piatto.

Da qui era nata la mia decisione di assaggiarlo.

Scelta super azzeccata. Al palato risulta spettacolare. Un bilanciamento di sapori e consistenze davvero eccezionale. Un piatto iconico, si sa. Ma che solo assaggiandolo si riesce davvero a capirne l’eccelsa qualità e bontà.

Nei secondi piatti, invece, siamo andati entrambi sulla carne: “Maialino, anguria e senape” e “Anatra, frutta e bietola”. Delicatezza, sapori veri e concreti facevano da padroni.

Infine -ma poi c’è dell’altro- i dolci. “Mascarpone, mango e yuzu” e “Carota e mandorla”.

Il secondo dolce citato mi ha stupita per originalità, consistenze e sapori.

Il primo…beh, abbiamo chiesto il bis!!!

Si è trattato di un percorso culinario di alto livello dove ogni portata, oltre che esteticamente, rispecchiava la filosofia dello chef e l’arte che mette nei suoi piatti.

Ma non è finita qui. Terminata la cena, con immenso onore e piacere, ho potuto dialogare con lo chef Bufi che mi ha fatto inconsapevolmente due regali immensi. Il primo per esser stata onorata del suo tempo, della condivisione di opinioni, riferimenti e passioni. Da amante della cucina e di chi la pratica con eccellenti tecniche e con passione, aver potuto conversare amichevolmente con uno chef di questo calibro, mi ha mandata in brodo di giuggiole.

L’altro regalo è stato il poter entrare a vedere le cucine (non vi svelo le novità che ci saranno), le varie sale e aree di questo hotel. Per me un vero sogno.

Ma le sorprese sono continuate… 

Conoscendomi bene sapete anche che amo i cocktail e il Grand Hotel Fasano, tra il suo favoloso staff, vanta la presenza di Rama Redzepi che, oltre ad esser un eccellente bartender, è un ragazzo simpatico, ironico, socievole e molto preparato.

Ed è con lui che si è conclusa questa eccellente serata.

Seduti in terrazza, con il lago a pochi passi, le luci della costa di fronte e due suoi cocktail davvero eccezionali. 

La passione, la conoscenza, l’attenzione e la bravura arrivano nei suoi drinks e ti fanno innamorare di ognuno di loro.

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