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Recensione di #metticilaparolagiusta

Eccomi qui cari lettori. Questa sera voglio parlarvi di un libro che ho appena avuto il piacere di leggere e colgo l’occasione per ringraziare l’autrice che me lo ha regalato.

Mi sono chiesta se fosse giusto trascrivere la “trama” di questo libro ma svelerei quantomeno una parte dei miei pensieri riguardanti il testo. Quindi, nessuna sintesi “ufficiale”. 

Ma condivido con voi la biografia dell’autrice…

Laura Maestri nasce a Milano, dove ha vissuto per un ventennio per poi spostarsi nel Comasco. Da circa quindici anni lavora come trainer e coach di tecniche della Programmazione Neurolinguistica, comunicazione efficace, public speaking e intelligenza linguistica. Grazie anche alle esperienze pregresse nell’ambito della moda e successivamente in quello dei videogame, ha maturato le competenze per la gestione di qualsiasi tipo di interlocutore, anche il più ostico. Protagonista di lezioni, seminari e convegni per Associazioni di categoria, Ordini professionali e Associazioni sportive, è autrice dell’omonima serie di mini-video #Metticilaparolagiusta, disponibile su YouTube. È un’accanita appassionata di letteratura, di cinema e soprattutto di musica rock, al punto di essersi meritata il soprannome “rockmum”.

Ora entriamo nel vivo di questo suo libro che è suddiviso in vari racconti, alcuni brevi, altri più lunghi e intensi.

Quando ho cominciato non avevo idea di cosa mi sarei trovata tra le mani e, ammetto, non pensavo che ogni testo mi avrebbe portata a riflettere e trasportare quella narrazione nelle mie personali esperienze di vita. 

Ammetto che alcuni racconti avrei gradito proseguissero e spesso concludendosi positivamente quasi per dare (e darmi) delle speranze positive sia verso la società sia verso i vari protagonisti delle storie.

Ma, in fondo si sa, la vita non è facile e semplice come la vorremmo e, proprio per questo, i racconti risultano essere realistici e (purtroppo) quotidiani.

Ogni esperienza viene correlata da un consiglio dell’autrice affinché si possano affrontare tali situazioni nel miglior modo possibile e, in parallelo, magari accorgersi di alcuni nostri errori e problemi.

Ciò che ho amato di questo libro è l’abilità di narrare momenti della vita che sono comuni a molti (se non tutti) di noi e che portano a soffrire e sminuire le persone stesse.

In queste pagine ci si trova ad affrontare davvero molte tematiche e molte difficoltà e dolori che hanno un comune denominatore: la mancanza di rispetto.

Tramite i suoi consigli, l’autrice eleva e sottolinea l’importanza di amarsi, di farsi rispettare e rispettarsi e quanto le parole abbiamo un significato ben preciso e come esse influiscano su ogni interlocutore e siano determinanti come trasmissioni di sensazioni, valori e dialogo sincero e costruttivo.

Ciò che emerge da questo libro, se ci mettiamo a pensare alla moltitudine di esperienze racchiuse, è quanto la società di oggi sia insana, malata ed egoista senza spesso pensare agli altri, al complesso della nostra vita nel mondo e del rispetto che dovrebbe esser esteso verso ognuno di noi.

Ma racchiude anche un insegnamento che va di pari passo alla speranza che tutto questo possa migliorare ed essere diffuso di persona in persona, come in un domino perché ogni piccolo passo, con le parole giuste, potrebbe diffondersi.

Insomma, #metticilaparolagiusta insieme ai suoi consigli e le riflessioni che nascono innate, vi aspetta nelle librerie e store online. 

Alla prossima recensione, la vostra Ele

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