Intervista a un misterioso pensatore
Ciao amici, oggi voglio condividere con voi un’intervista insolita quanto importante e reale.
Ho proposto a un conoscente di esser intervistato da me.
Vi chiederete chi è e perché proprio lui.
Beh, lui non ha peli sulla lingua, scrive mettendo nero su bianco le emozioni e le sensazioni che secondo me viviamo tutti ma che vengono spesso represse o addirittura annullate.
Come sapete, io credo fermamente che ognuno debba esser sé stesso, vivere liberamente la sua vita senz’ascoltare le insulse regole che gli altri vogliono dettare quindi ho deciso di chiedere a questo amico cosa ne pensa lui.
Ecco, Massimo, è diretto, sensuale, poetico e libero.
Le sue poesie -perché io le ritengo tali- e i suoi pensieri smuovono le viscere, i desideri, gli impulsi e i pensieri di molti di noi, se non tutti.
Ecco, allora ho deciso di dargli ulteriore voce e d’intervistarlo.
Ciao Massimo, se ti chiedessi qualcosa di te, cosa mi risponderesti?
Potrei dirti che sono le due facce della medaglia, sono quello che leggi e vedi nel mio profilo, i miei pensieri nero su bianco con buona pace di chi si sente punto da alcune frasi.
Lascio la massima libertà a tutti, così come io la pretendo, ma sono anche una persona esigente, perché non ho nessuna voglia di accontentarmi di quello che mi viene propinato o di una semplice scusa per giustificare azioni e pensieri altrui che non mi bastano.
Chi si è davvero accostato a me, provando a camminarmi accanto ha capito quanto sia difficile, nel senso che sono una persona estremamente aperta al dialogo e che non ha limiti di vedute, che prova a capirti, ma poi ti dico la mia e non sono tipo da compatire problemi o difficoltà, perché, chi più chi meno, di difficoltà ne affrontiamo tutti e fermarsi a compiangere sé stessi non porta a nulla.
Sono una persona molto esigente, non ho mezze misure, io ti do tutto ma voglio altrettanto senza accontentarmi delle briciole di tempo di nessuno.
Cosa ti ha portato a nasconderti dietro a un alias?
Non c’è un particolare motivo, ma ce ne sarebbero molti. Purtroppo o per fortuna, nella realtà ci capita di avere ruoli che non ci permettono di avere una grande libertà pubblica.
Inoltre, per quanto mi riguarda, Facebook è un grande libro bianco dove condividere pensieri, poi chi li scriva poco importa, basta che arricchisca chi legge, per questo non ho mai avuto un profilo reale, perché la vita vera la vivo fuori senza sentire il bisogno di scrivere dove vado o cosa faccio.
Cosa ti ha portato a decidere di aprire questo profilo dove condividi i suoi pensieri?
Come molti qui, sento la necessità di esternare quello che provo, in bene o in male, esternarlo non solo per chi lo legge, ma soprattutto per me stesso. E’ anche un ottimo modo per condividere pensieri con persone fisicamente lontane ma intellettualmente vicinissime.
Come ti definiresti?
Un egocentrico innamorato di sé stesso.
Io sono al centro della mia vita e tutto deve ruotare intorno a me e non il contrario.
Questa frase rappresenta tutto te stesso o solo una piccola parte?
Se solo una piccola parte, quali altri lati hai?
Dire che siamo Unici rappresenta tutto per me. Nel bene e nel male lo siamo, unici nel costruire e nel distruggere rapporti, unici nel vivere le sensazioni, unici in tutto.
Questo concetto l’ho riscontrato in tutte le persone che hanno attraversato la mia vita e che anche se apparentemente simili ad altre, erano invece Uniche e mi hanno lasciato qualcosa di loro.
Siamo soprattutto unici nell’amarci, perché nessuno mai potrà amarci più di quanto potremmo fare noi stessi.
Tu hai una persona speciale con cui balli come fosse un tango argentino?
Si, ne ho avute tante e credo e spero che ne avrò altrettante.
Non ne ho una in particolare, perché ognuna è speciale per la sua unicità. Non sono una persona che si lega definitivamente ad un’altra, forse perché essendo incontentabile, raggiunto l’apice del rapporto, poi sono di nuovo alla ricerca di altro o forse perché non ho ancora trovato chi mi trasmette la stessa intensità che si ha all’inizio di ogni rapporto.
Nelle tue riflessioni tratti varie tematiche come l’amore, la sessualità, la libertà, la sicurezza ma cos’è per te l’amore?
Ah, se dovessi risponderti di getto, ti direi che l’amore per me non esiste, escludendo quello che si ha per i propri figli o genitori.
Poi però riflettendoci meglio, l’amore è un sentimento come gli altri, è un trasporto, un’intesa, una sensazione molto forte che però finisce come le altre. Potrei aggiungere che, più forte è all’inizio, più in fretta finirà.
E invece, cos’è la sessualità per te?
La sessualità è tutto in un rapporto. Potrei dirti che conta quanto le altre componenti, ma per me non è così. È fondamentale che le mie voglie, i miei desideri, impulsi si concentrino solo su una persona.
La sensazione che mi appaga di più è riuscire a guidare nel mio mondo e nel mio concetto di sessualità la persona che si affida a me e alla quale provo a trasmettere quel concetto di libertà sessuale che in molti reputano “sporca”.
La vivi liberamente?
Si, cerco di viverla nel modo più libero possibile perché l’atto sessuale in sé è solo la conseguenza di un rapporto mentale in primis che ci coinvolge a 360 gradi con desideri, istinti, voglie e quella fame dell’altro che non si sazia mai.
Cosa rispondi a chi giudica negativamente la libera sessualità?
Non rispondo perché ognuno vive a modo suo, l’importante è che sia una scelta propria e non dettata dai costumi del nostro tempo o da qualcuno che cerca di manipolare a proprio piacimento imponendo le proprie regole ad altri.
Secondo te cosa porta le persone a inibire loro stesse sia dal punto di vita emotivo sia fisico?
Ci sono tanti motivi, magari perché hanno al loro fianco una persona che non le stimola nel modo giusto per far venire fuori la vera essenza, magari sopita, in attesa di sbocciare come un fiore o di uscire da quel bozzolo che ha racchiuso una farfalla per troppo tempo.
Il pericolo più grande è che incontrino la persona sbagliata e che ripongano in questa tutta la loro fiducia. Soprattutto nel virtuale ci sono persone con una fragilità tale che si affidano al primo che rivolge loro un minimo di attenzioni e che poi si approfitta di loro rendendole ancora più fragili e soggiogandole a proprio piacimento.
Molte persone purtroppo vivono una sessualità che non gli appartiene, credono che le loro pulsioni siano sbagliate o sporche, invece non c’è nulla di più bello della libertà in tutto e per tutto.
Il suo desiderio più grande?
Non ho un desiderio in particolare, sono un eterno scontento, quindi, esaudito il desiderio espresso, sarei di nuovo al punto di partenza.
Esiste veramente il peccato o è solo un’invenzione dettata da dogmi e regole sociali?
Non lo so, ma devo dire che i peccati ci affascinano sempre tanto, magari perché non sono comuni e ci fanno sentire ancora più speciali, l’unica cosa che non concepisco è rinnegarli.
Quando ho visto questa tua semplice frase mi è venuta in mente una mia poesia inserita nel mio primo libro:
La maschera
Sentirsi vuoti, spenti, soli.
Guardarsi allo specchio e trattenere le lacrime.
Appoggiarsi perché il dolore è troppo forte,
piangere.
Capire di aver sbagliato tutto;
di aver creduto in un amore malato.
Trovarsi in un labirinto e non sapere come uscirne.
Camminare sperando di farcela
ma il muro è troppo alto e l’uscita troppo nascosta.
Nessuno ha mai guardato negli occhi spenti,
nei sorrisi mancati.
Ti perdi nel tuo stesso sguardo,
indossi una maschera sognando…
chissà se la maschera
realtà diverrà.
Elenia Stefani
Vorrei sapere cosa pensi tu della poesia ma soprattutto dell’indossare le maschere? Credi che tutti le indossino? Tu, nella realtà, l’indossi?
La tua poesia è davvero bella e colpisce in pieno quello che penso, anche se le maschere alle quali mi riferivo io s’indossano in qualsiasi realtà, non solo nei rapporti d’amore.
Credo che più o meno tutti le abbiamo indossate qualche volta nella vita anche per i motivi che crediamo più giusti.
Naturalmente anche io le ho indossate e ne indosso ancora, sarebbe da ipocriti dire che non lo faccio, è diventato un gesto naturale farlo. Credo che l’unico modo per non indossarle sarebbe andare via e ricominciare vivendo la vita così come la desidero adesso.
Hai mai pensato di fare un libro con le tue frasi/poesie?
No, sarebbe troppo impegnativo e io sono incostante; a volte un fiume in piena, altre invece preferisco che quei pensieri restino solo miei.
Ci sono raccolte poetiche che ti piacciono?
Si, adoro leggere.
Naturalmente Alda Merini, Boudelaire, Neruda e Bukowski ti danno quella sensazione che nessuno mai potrà scrivere qualcosa di meglio.
Credi che i romanzi erotici siano veritieri e possano aiutare a vivere, anche solo nei sogni, i desideri nascosti?
Veritieri o no, aiutano sempre chi li legge perché li apre a nuovi modi di concepire la sessualità mettendo in evidenza scenari e situazioni che ci spingono a provare a renderli reali.
C’è qualcosa che vorresti condividere con coloro che stanno leggendo quest’intervista?
Si, credere sempre che siamo importanti per noi stessi, non sottovalutandoci mai o ergendo gli altri al di sopra delle nostre possibilità.
Amiamo noi stessi perché nessuno potrà farlo meglio.
Massimo, grazie mille per aver risposto alle mie domande.
https://www.facebook.com/massimo.alicante.35
Ora amici, ditemi voi cosa pensate della sessualità, della libertà, dell’amore.
Vi abbraccio
La vostra Ele